Desiderio, impulso e corpo: la libido tra maschile e femminile

5/9/20244 min read

«Il desiderio è l’anelito dell’anima che cerca di convertirsi in corpo.»

– Simone de Beauvoir

La libido rappresenta una delle forze più complesse e potenti dell’essere umano. Non è soltanto impulso sessuale, ma energia vitale che attraversa corpo, mente e spirito, guidando relazioni, creatività e trasformazione personale. La scienza moderna, la medicina tradizionale cinese, la psicoanalisi archetipica, le pratiche energetiche della Kundalini e l’erboristeria occidentale e orientale offrono prospettive complementari per comprenderne natura, differenze tra maschile e femminile e modalità di modulazione.

1. Neurobiologia della libido e del desiderio

Biologicamente, la libido è sostenuta da una rete complessa di ormoni (testosterone, estrogeni, progesterone), neurotrasmettitori (dopamina, serotonina, ossitocina, vasopressina) e circuiti cerebrali legati alla motivazione, al piacere e all’emotività. Negli uomini, livelli più elevati di testosterone stimolano frequenza di fantasie sessuali e comportamenti erotici; nelle donne, il desiderio è più modulato da fattori ciclici, relazionali ed emotivi, oltre che ormonali.

Studi di neuroimaging indicano che la corteccia orbitofrontale, l’anteriore cingolata, l’amigdala, il nucleo accumbens, l’ipotalamo e il setto pellucido sono aree chiave per desiderio e piacere sessuale. Il setto pellucido, parte del sistema limbico, è implicato nella regolazione del piacere e del comportamento sessuale, integrando stimoli emotivi e motivazionali. L’ossitocina, rilasciata durante e dopo l’attività sessuale, favorisce legame, rilassamento e piacere; nelle donne, la sua secrezione post-orgasmo aumenta il senso di vicinanza al partner.

L’orgasmo femminile coinvolge contrazioni ritmiche della muscolatura pelvica e organi genitali interni, stimolazioni nervose (pudendo, pelvico, ipogastrico, vago) e attivazione simultanea di circuiti cortico-limbici. Il piacere femminile è spesso più modulato dal contesto relazionale e dalla percezione di sicurezza rispetto a quello maschile.

2. Dimensione psicologica e relazionale

Il desiderio non è riducibile alla sola biologia. Gli uomini rispondono più spesso a stimoli diretti o visivi, mentre nelle donne la libido si integra con qualità della relazione, intimità, sicurezza e desiderio reciproco. Stress, conflitti, stanchezza o colpevolizzazione possono modulare la libido in entrambi i sessi, con modalità differenti.

Le discrepanze libidinali nelle coppie rappresentano una differenza di ritmi e bisogni energetici più che un giudizio morale. Comprenderle e comunicare apertamente permette di sviluppare strategie relazionali efficaci.

3. Medicina tradizionale cinese

Nella MTC, la sessualità riflette lo stato energetico globale. La libido è manifestazione del Jing, l’essenza vitale conservata nei Reni, e del flusso armonico tra Yin e Yang. Negli uomini, il principio Yang corrisponde al movimento e alla manifestazione del desiderio; nelle donne, il principio Yin rappresenta ricettività, profondità e nutrimento.

Il Qi fluisce attraverso gli organi principali, in particolare Fegato, Cuore e Reni, regolando vitalità sessuale e salute generale. La stagnazione del Qi può causare riduzione del desiderio, secchezza vaginale o disfunzione erettile. Punti di agopuntura specifici stimolano energia sessuale, circolazione e armonia yin-yang: CV4 (Guanyuan), CV6 (Qihai), SP6 (Sanyinjiao), LR3 (Taichong), KI3 (Taixi).

La MTC considera la sessualità integrata alla salute globale: un Yang maschile equilibrato e uno Yin femminile ricco favoriscono energia sessuale, vitalità e benessere generale.

4. Kundalini e flussi energetici sottili

La tradizione Kundalini descrive un’energia vitale alla base della colonna vertebrale che, risalendo attraverso i chakra, integra corpo, mente e spirito. I chakra sessuali (Svadhisthana) e del cuore (Anahata) sono cruciali: la liberazione dell’energia sessuale favorisce creatività, empatia e connessione profonda. Tecniche di respirazione, meditazione e visualizzazione armonizzano flussi energetici e vitalità sessuale, trasformando il desiderio in energia consapevole.

5. Psicoanalisi archetipica

La libido, secondo Jung, non è solo pulsione istintiva ma energia psichica simbolica. Esistono libido personale e archetipica: entrambe orientate alla totalità. Nel maschile, prevale Eros attivo, conquista e trasformazione; nel femminile, Eros ricettivo, accoglienza e generatività. L’integrazione di Animus e Anima consente piena espressione della libido e sviluppo psichico.

L’orgasmo e la sessualità non sono solo manifestazioni fisiologiche, ma simboli dell’unione di opposti interiori. Perdita o eccesso di desiderio possono riflettere disallineamenti psichici manifesti nel corpo.

6. Piante medicinali e modulazione naturale della libido

Piante occidentali:

Maca (Lepidium meyenii): modula testosterone, energia sessuale e umore.

Tribulus terrestris: stimola androgeni e vitalità maschile.

Damiana (Turnera diffusa): tonico sul desiderio femminile.

Santoreggia montana (Satureja montana): stimolante della libido, aumenta energia e vitalità sessuale.

Piante orientali:

Ginseng (Panax ginseng): aumenta energia, resistenza e desiderio sessuale.

Epimedium (Horny goat weed): migliora flusso sanguigno e desiderio maschile.

He Shou Wu (Polygonum multiflorum): stimola Jing e vitalità generale.

Ginkgo biloba: migliora circolazione cerebrale e sensibilità erotica.

Schisandra (Schisandra chinensis): tonico energetico, sostiene Yin e Yang, aumenta resistenza e piacere.

Queste piante possono essere combinate con agopuntura, tecniche di Kundalini e strategie relazionali per ottimizzare libido e salute sessuale globale.

7. Modello integrato e conclusione

La libido è energia multifattoriale: biologica, cerebrale, energetica, psicologica e relazionale. L’uomo manifesta impulso, azione e desiderio diretto; la donna, ciclicità, profondità e sensibilità al contesto. Yin e Yang, Animus e Anima, flusso Kundalini, agopuntura, ormoni e ossitocina convergono per una sessualità integrata.

Comprendere la libido in questa prospettiva permette di affrontare disfunzioni e discrepanze senza colpevolizzazione, valorizzando ciascuna esperienza sessuale come espressione di salute globale e sviluppo psichico.

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