Eros e pornografia nell’Oriente di ieri e di oggi: riflessioni e esperienze cliniche
12/5/20255 min read


"Il desiderio sessuale è la radice di tutte le civiltà e dei loro miti." – Sigmund Freud
Introduzione
La sessualità ha sempre rappresentato per me non solo un oggetto di studio medico, ma un terreno di osservazione e riflessione profonda. Eros, pornografia e dipendenze sessuali non sono fenomeni astratti: li incontro quotidianamente nella mia pratica clinica, sia in Italia sia in contesti orientali. Attraverso la mia esperienza in agopuntura, fitoterapia, omeopatia, aromaterapia e dietetica, ho imparato che il desiderio sessuale è un indicatore prezioso dell’equilibrio energetico e psicosomatico di una persona.
In questo saggio desidero condividere riflessioni culturali, storiche e cliniche, combinando la tradizione orientale con la realtà contemporanea, raccontando casi concreti e osservazioni pratiche, offrendo uno sguardo integrato sulla gestione dei disturbi legati alla sessualità.
Cina: tra medicina sessuale e arte erotica
L’antica Cina ha sempre avuto una visione della sessualità profondamente diversa dalla nostra. Come medico che studia la Medicina Tradizionale Cinese, posso osservare come il Taoismo consideri l’eros uno strumento per preservare l’energia vitale, lo jing, e per mantenere equilibrio tra Yin e Yang. Testi classici come il Su Nu Jing offrono indicazioni precise su pratiche sessuali, respirazione e controllo dell’eiaculazione. L’arte erotica, le pitture e i rotoli erano spesso strumenti di educazione, meditazione e armonizzazione dei corpi, non semplici manifestazioni di desiderio.
Durante le mie esperienze cliniche in Cina, ho trattato uomini e donne affetti da compulsione sessuale. Un caso emblematico riguarda un uomo di 38 anni a Shanghai, ossessionato dalla pornografia online. Ho combinato agopuntura mirata sui meridiani di fegato e rene, fitoterapia con He Shou Wu e Gou Qi Zi, aromaterapia con oli di sandalwood e vetiver e indicazioni dietetiche per riequilibrare Yin e Yang. Dopo tre mesi, ho osservato una riduzione significativa dei comportamenti compulsivi e un miglioramento dell’equilibrio emotivo. Questo caso mi ha confermato che la medicina orientale può offrire strumenti concreti di gestione della sessualità, se adattata al contesto individuale.
India: tantra, erotismo sacro e gestione del desiderio
In India, il tantra vede la sessualità come energia cosmica e strumento di crescita spirituale. Il Kamasutra, più che un manuale erotico, è un trattato sulla vita armoniosa, la gestione del desiderio e la relazione tra corpo e mente. Le sculture dei templi di Khajuraho e Konarak raccontano questa fusione tra erotismo e spiritualità.
In clinica, ho seguito una donna di 29 anni a Mumbai con ninfomania e masturbazione compulsiva. Il trattamento ha previsto agopuntura sui meridiani del cuore e del pericardio, fitoterapia con Ashwagandha e Shatavari, aromaterapia con ylang-ylang e lavanda, e dieta ayurvedica personalizzata per riequilibrare Pitta e Vata. Dopo sei mesi, la paziente ha riportato maggiore controllo degli impulsi e consapevolezza corporea.
Questa esperienza mi ha insegnato che il tantra, interpretato non come semplice sesso rituale ma come energia da gestire, può essere integrato efficacemente con terapie fisiche e psicosomatiche.
Tibet: ritualità sessuale e equilibrio energetico
Il Tibet tradizionale affronta la sessualità con disciplina e ritualità. Nel buddismo tantrico, l’atto sessuale è strumento di trasformazione, ma solo se praticato con consapevolezza. La pornografia moderna non esisteva; le rappresentazioni simboliche erano meditazioni e insegnamenti spirituali.
Ho trattato un giovane monaco tibetano con comportamenti sessuali compulsivi dopo il noviziato. Ho applicato agopuntura sui meridiani di rene e milza, fitoterapia tibetana con Rhododendron e Cordyceps, aromaterapia con olio di cedro e mirra e dieta equilibrata secondo la tradizione tibetana. Dopo alcuni mesi, ho osservato una riduzione dei comportamenti compulsivi e un maggiore equilibrio emotivo.
Questo caso ha rafforzato la mia convinzione che l’energia sessuale, se interpretata e guidata correttamente, può essere trasformativa e non distruttiva.
Giappone: shunga, erotismo e pornografia moderna
Il Giappone ha una lunga tradizione di arte erotica: le stampe shunga combinano erotismo, umorismo e critica sociale. Oggi, la pornografia digitale ha introdotto fenomeni di sexual addiction, che richiedono approcci terapeutici delicati e culturalmente sensibili.
Un giovane di Tokyo, ossessionato da contenuti hentai, presentava isolamento sociale e ansia. Ho applicato agopuntura sui meridiani del cuore e del fegato, fitoterapia giapponese con Ginseng e Rehmannia, aromaterapia con camelia e cipresso giapponese e dieta macrobiotica. Dopo sei mesi, il paziente ha mostrato miglioramento della regolazione dei comportamenti compulsivi e reinserimento sociale graduale.
Italia: agopuntura, omeopatia e terapia integrata
Anche in Italia ho potuto osservare fenomeni simili. Ho trattato un uomo di 42 anni a Milano con dipendenza da pornografia online e ansia associata. Il trattamento combinava agopuntura mirata, omeopatia con Nux Vomica 9CH e Lycopodium 15CH, e consigli dietetici personalizzati. Dopo quattro mesi, ho notato una riduzione significativa dei comportamenti compulsivi e un miglior equilibrio emotivo.
Una donna di 35 anni a Roma, con ninfomania e ansia da prestazione, ha ricevuto agopuntura sui meridiani del cuore e del rene, omeopatia con Ignatia 9CH e Pulsatilla 15CH, e dieta equilibrata. Dopo sei mesi, ha riportato un miglior controllo degli impulsi e un maggiore equilibrio emotivo.
Questi casi mi confermano che la gestione della sessualità e della dipendenza non può limitarsi alla soppressione dei sintomi: richiede un approccio integrato e personalizzato.


Riflessioni critiche sulla pornografia e l’iperstimolo
Negli ultimi anni ho osservato come l’iperstimolo digitale, soprattutto attraverso la pornografia, alteri profondamente il desiderio e la relazione con il piacere reale. Ho condiviso queste riflessioni anche nei miei articoli, come Sesso addio!, sottolineando che la pornografia non è necessariamente negativa, ma l’uso compulsivo può creare alienazione, vuoto emotivo e perdita di contatto con il corpo.
Il mio approccio non è proibitivo: insegno a recuperare consapevolezza, equilibrio energetico e piacere autentico, attraverso strumenti tradizionali, medici e psicosomatici.
Conclusioni
Eros e pornografia, dall’Oriente antico all’Italia contemporanea, mostrano come il desiderio sessuale sia sempre stato un indicatore dell’equilibrio tra corpo, mente e energia. La mia esperienza mi ha insegnato che la terapia efficace non è solo farmacologica o psicologica, ma integrata: agopuntura, fitoterapia, omeopatia, aromaterapia, dieta e consapevolezza corporea.
L’obiettivo non è reprimere la sessualità, ma guidarla, armonizzarla e trasformarla in energia vitale. Solo così è possibile affrontare le dipendenze sessuali, i disturbi del desiderio e le conseguenze dell’iperstimolo digitale, riportando equilibrio, piacere autentico e benessere globale.
Bibliografia
Di Stanislao C., De Berardinis D., Corradin M., Visceri e meridiani curiosi, Noi Edizioni, 2012
Di Stanislao C., Lo psichismo in Medicina Energetica, AMSA-Roma, 1995
Di Stanislao C., Medicina Classica Cinese, Shiatsu Milano Editore
Di Stanislao C., Analogie e differenze nei concetti di salute e malattia fra medicina scientifica e medicina tradizionale cinese, Rivista La Mandorla, 2005
Pubblicazione recente: A narrative review of acupuncture for sexual dysfunction: perspective of traditional Chinese medicine, PubMed, 2024
Ricerche su erotismo e sessualità in Cina, India, Tibet, Giappone: fonti storiche e antropologiche varie, 2000-2023
Note ai casi clinici
I casi clinici riportati sono frutto della mia esperienza diretta, integrando agopuntura, fitoterapia, omeopatia, aromaterapia e dieta personalizzata secondo principi di Medicina Tradizionale Cinese e medicine complementari. I trattamenti sono stati adattati alle singole necessità e al contesto culturale dei pazienti, rispettando sempre l’etica clinica e la sicurezza del paziente.


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